Coro Out of time
Coro "Out of Time"


Angelo Testa - S. Virginia

Estemporanea pittura 2015

 


Immaginate di trascorrere la notte in una villa seicentesca, in cima ad una collina umbra e al mattino di aprire la finestra della vostra camera, cosa vi aspettereste di vedere?
Ve lo raccontiamo noi...
Un sole caldo, una distesa di prati verdi, poi piano piano gli occhi si abituano alla luce e all'orizzonte vediamo Perugia, poi Assisi e poi... ah eccola! La meravigliosa Basilica di S. Francesco... un incanto!

Quando siamo partiti venerdì mattina il nostro entusiasmo era alle stelle, ma ciò che abbiamo vissuto in questi tre giorni è ancora più grande!

La nostra prima tappa è stata Gubbio, paesino decisamente fantastico con il suo saliscendi di vicoletti e stradine tipiche. Ci siamo diretti a Piazza Grande, al Palazzo dei Consoli e alla Chiesa Cattedrale dove ci sono le reliquie di S.Virginia. Dopo pranzo abbiamo preso la funicolare, decisamente molto "spartana", per salire verso la frescura del colle eletto, verso la Basilica di Sant'Ubaldo, lungo la strada dei ceraioli, sopra i tetti di Gubbio. Qui, abbiamo avuto il piacere di incontrare Fra Pietro, rettore della Basilica, presente alla nostra missione cittadina l'anno scorso, che ci ha svelato alcuni particolari simpatici e folcloristici su Gubbio, sulla Basilica e sulla famosa corsa dei ceri.
Dopo la preghiera alla Chiesa di San Francesco, via verso Perugia "Hotel Sacro Cuore", giusto il tempo di una veloce "rinfrescata" e tutti a tavola con buon vino, buon cibo e soprattutto buona compagnia!

Il sabato mattina S. Messa alle 7.45 (Don Andrea ha voluto essere clemente), colazione e partenza per Assisi, in una bella giornata primaverile. Ogni angolo di questa città porta testimonianza di S. Francesco. La Porziuncola a S. Maria degli Angeli luogo dove visse e morì S. Francesco, dove il santo comprese chiaramente la sua vocazione e fondò l'Ordine dei Frati Minori. La Basilica di San Francesco inferiore con la cripta che conserva il corpo di Francesco e la Basilica superiore con gli affreschi di Cimabue e Giotto. La Basilica di Santa Chiara, conserva, nella Cappella delle Reliquie, il Crocifisso dipinto della Chiesa di S. Damiano. Breve sosta per il pranzo e via verso l'Eremo delle Carceri, luogo molto suggestivo, nel mezzo di un grande bosco. Qui, un frate, con grande semplicità, ci ha spiegato che S. Francesco si ritirava in preghiera e contemplazione presso una grotta e una piccola cappella. La bellezza, il silenzio e la spiritualità che aleggia su questo posto è entrato nel nostro animo più profondo che molto spesso è troppo insensibile a ciò che ci circonda.
A S. Damiano, siamo stati accolti da Fra Angelo, nostro concittadino, che ci ha guidati nella chiesa restaurata da S. Francesco, accogliendo l'invito del crocifisso: "Va Francesco e ripara la mia Chiesa che come vedi è in rovina". Qui vissero Chiara e le sue sorelle. Irta risalita in centro città (qualcuno ha osato farla di corsa, vero Alberto... vero Massimo?!) per un po' di shopping... si, il Don ci ha concesso anche questo.
Tornati in hotel, con grande gioia abbiamo accolto Fra Emanuele e Fra Rosario, che si sono uniti a noi per la cena. Ci hanno riportato con il cuore al marzo dell'anno scorso, alla nostra missione cittadina.

Purtroppo... siamo arrivati al terzo e ultimo giorno, iniziato con S. Messa nella cappella dove aveva celebrato anche papa Giovanni Paolo II (don Andrea si è emozionato!) poi via verso la città di Perugia con la sua Cattedrale gotica, la Fontana maggiore e palazzo dei Priori. Durante il viaggio di ritorno abbiamo fatto sosta a La Verna, luogo dove Dio apparve sotto forma di serafino e lasciò a S.Francesco i sigilli della sua passione e fece sì che San Francesco divenne la vera e propria immagine di Cristo.
San Francesco si è "accollato" un'impegnativa eredità, che trasmette ad ogni frate, ma che sicuramente ha trasmesso anche a noi. Usando una similitudine, ha trasformato i nostri cuori e le nostre anime in spugne, che in questi tre giorni hanno assorbito, assorbito e assorbito acqua viva, ora aspettano solo di essere strizzate per liberare quella fede e quelle ricchezze che questi luoghi santi ci hanno fatto vivere... ANNUNCEREMO CHE TU!

Don Andrea si merita la nostra "standing ovation" per l'organizzazione perfetta, la presenza attenta sia verso gli adulti che i bambini, le sue parole per farci apprezzare questi luoghi sacri, facendoci ritornare a casa stanchi nel fisico, ma rinvigoriti nello spirito.

Noi mamme vorremmo fare i complimenti anche ai nostri bambini e ragazzi, che pur essendo in tanti (ben 20), hanno "trottato" senza sosta e sono stati veramente bravi... e che dire, DON ALLA PROSSIMA...

Le famiglie dell'Oratorio

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