Coro Out of time
Coro "Out of Time"


Angelo Testa - S. Virginia

Estemporanea pittura 2015

 


e cinque. Sono cinque i giovani che Barbaiana ha dato per la vigna del Signore: don Bruno, don Paolo, don Castrenze, don Angelo ed ora don Daniele ha detto la sua prima S. Messa nella nostra chiesa parrocchiale. E fanno cinque, pardon... sei se a questi "don" aggiungiamo suor Lorena che in questa occasione non vogliamo dimenticare, anzi, in mezzo a noi è mancata la sua serena figura ed il suo semplice, ma radioso, sorriso.

Non sono molte le comunità che possono vantare un così gran numero di giovani che stanno dedicando la loro vita a curare la vigna, ma oggi è un giardino, un coloratissimo giardino del Signore.

La giornata è iniziata con l'attraversamento del sagrato da parte di don Daniele e di tutti gli altri concelebranti per entrare, avrei voluto aggiungere - in modo trionfale - ma questo aggettivo stride con la figura schiva di don Daniele, nella chiesa addobbata a festa per questa solenne celebrazione. Lascio ad altri descrivere ciò che è avvenuto sia in chiesa per la S. Messa sia in cattedrale, il giorno prima, per la sua consacrazione.

Appena il corteo, con tutti i sacerdoti concelebranti ed i lettori, è transitato dal sagrato immediatamente un gruppo si è "lanciato" sul piazzale, armato di gazebo e tavoli, per preparare quel momento di gioia che, al termine della celebrazione, l'intera comunità ha voluto attribuire al novello sacerdote.

La collaudata esperienza del comitato S. Virginia ha fatto sì che in pochi minuti venissero allestite due isole con tavoli traboccanti di salatini e bevande, così quando l'intera comunità sarebbe uscita dalla chiesa avrebbe potuto, senza resse e confusione, godere di quel momento con don Daniele ed i sacerdoti convenuti per affiancarlo in questo momento così unico per la sua vita.

Al termine della funzione la gente, all'uscita dalla chiesa, si è trovata la piacevole sorpresa di avere la possibilità di festeggiare il novello sacerdote con un salatino ed una bibita. Si sentivano i commenti sulla funzione, un allegro chiacchiericcio che trasmetteva felicità in tutti che era talmente grande da essere quasi palpabile: un'atmosfera piacevolmente eccitata.

Poi un fragoroso applauso: don Daniele si è presentato sul sagrato, ancora con gli abiti della cerimonia e tutti hanno potuto avvicinarlo e complimentarsi con lui.
Dalla folla si è staccato un gruppo di giovani che, per meglio far comprendere chi fosse l'eroe della giornata, ha preso don Daniele e, paramenti compresi, lo ha fatto volare per aria.

Questo, per noi del "gruppo cucina" è stato il segnale che ci si doveva trasferire in oratorio per verificare che tutto fosse pronto per accogliere gli amici ed i parenti del novello don.
Dopo pochi minuti la gente ha iniziato ad affluire e con la sapiente regia di Sonia hanno tutti trovato il posto loro assegnato. Il compito è stato agevolato dalla piantina, sulla quale ognuno ha potuto ritrovare il proprio nominativo ed il tavolo assegnatogli.
In questo la Monica si è superata. Infatti i tavoli preparati erano venticinque e lei ha utilizzato le venticinque parabole dei Vangeli per assegnargli il nome e corredarli di un menù sulla cui facciata è stata posta una spiga a raffigurare il pane utilizzato per la S. Messa.

Durante il pranzo, apprezzato da tutti per la sua qualità, la comunità ha potuto, durate una sua pausa, godersi un piacevole intermezzo. Infatti è stato proiettato un filmato che mostrava don Daniele nei vari "stadi" della sua vita, e la gente sottolineava le varie immagini con curiosa ed interessata partecipazione.

A noi ha fatto veramente piacere quando don Daniele ha chiamato le cuoche, per una foto ricordo, al momento del taglio della torta: erano tutte visibilmente emozionate.

Non posso far altro che concludere questo mio breve ricordo augurandogli di tutto cuore di essere sempre, come gli è stato scritto sulla torta, "Via, Verità e Vita per chi ti incontra".

Ciao don.

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