Coro Out of time
Coro "Out of Time"


Angelo Testa - S. Virginia

Estemporanea pittura 2015

 


Sabato 17 gennaio, giorno dedicato a S. Antonio il comitato Santa Virginia ha organizzato come ogni anno il tradizionale falò. Quest'anno la "montagna" era un po' sotto tono, a causa delle nevicate che hanno permesso di accatastare la legna solo negli ultimi giorni. A capeggiare le numerose persone che si sono ritrovate ai piedi del falò, i chierichetti e Don Andrea, che hanno deciso di unirsi a noi al termine del loro pomeriggio di incontro.

Il fuoco è stato acceso verso le 20.30 da Don Giulio, che prima di dare il via alla serata ha dato alcuni brevi cenni sulla vita e sulle opere di questo Santo e ha benedetto tutti i presenti. Dopo che la prima fiammella ha illuminato la notte i fuochisti del Comitato hanno fatto propagare il fuoco tutto intorno alla catasta.

In breve le fiamme si sono alzate, bruciando il fantoccio posto in cima al mucchio di legna che simboleggiava la malattie. Attorno al falò molte persone si sono godute il calore sprigionato e alcune bevande e pietanze preparate per l'occasione; due pagode infatti erano state poste ai lati e gli organizzatori distribuivano pasta ai quattro formaggi, aglio olio e peperoncino, bruschette, panini con salamelle per non parlare del castagnaccio, panettone con la crema al mascarpone, the, cioccolata e vin brulè. Molto particolare è stato il contrasto tra il colore del fuoco e il colore circostante: le fiamme riflettevano sulla neve che si trovava ai bordi creando unici giochi di luce. Molti bambini ma non solo, attratti dal singolare paesaggio, si sono lanciati in giochi e scherzi.

Fino a tarda serata il fuoco ha trattenuto i presenti che, riscaldati dal suo calore e in ottima compagnia, si sono attardati in chiacchiere e risate. Al termine della serata gli organizzatori si sono dichiarati molto soddisfatti perché, ancora una volta, la popolazione ha risposto con gioia e calore a questa iniziativa che di anno in anno stanno cercando di rendere sempre più importante all'interno del loro programma annuale.

S. Antonio
Antonio abate è uno dei più illustri eremiti della storia della Chiesa. Nato a Come, nel cuore dell'Egitto, intorno al 250, a vent'anni abbandonò ogni cosa per vivere dapprima in una plaga deserta e poi sulle rive del Mar Rosso, dove condusse vita anacoretica per più di 80 anni: morì, infatti, ultracentenario nel 356.
Già in vita accorrevano da lui, attratti dalla fama di santità, pellegrini e bisognosi di tutto l'Oriente. Anche l'imperatore romano Costantino e i suoi figli ne cercarono il consiglio. La sua vicenda è raccontata da un discepolo, sant'Atanasio, che contribuì a farne conoscere l'esempio in tutta la Chiesa.
Per millenni e ancora oggi, si usa nei paesi accendere il giorno 17 gennaio, il "falò di S. Antonio", che aveva una funzione purificatrice e fecondatrice, come tutti i fuochi che segnavano il passaggio dall'inverno alla imminente primavera. Le ceneri poi raccolte nei bracieri casalinghi di una volta, servivano a riscaldare la casa e con apposita campana fatta con listelli di legni per asciugare i panni umidi.

E' invocato contro tutte le malattie della pelle e contro gli incendi.

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